Lo scatto dell’inflazione tra la fine del 2016 e l’inizio di quest’anno - in Europa e in Italia - è ancora oggetto di analisi da parte degli economisti: non è chiaro se si tratti di una fiammata legata solo al rialzo dei prezzi petroliferi e a fattori occasionali quali gli effetti del maltempo sull’agricoltura oppure di un fenomeno più strutturale. Eppure il ritorno verso una situazione di crescita dei prezzi, per quanto moderata, potrebbe addirittura sembrare una novità dopo due-tre anni decisamente anomali.
Naturalmente non c’è nemmeno bisogno di essere particolarmente anziani per ricordare scenari diversi, in cui l’andamento dell’inflazione era tale da muovere i prezzi in modo visibile anche da un anno all’altro. L’Istat rende disponibile i coefficienti con i quali - in base all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) è possibile calcolare mese per mese il valore in moneta attuale delle somme espresse ai prezzi di tanti anni fa. Con altre tabelle basate su ricostruzioni storiche si possono anche determinare - su base attuale - i valori del periodo precedente al 1947, indietro fino al 1861.
Questi ultimi valori sono ovviamente più indicativi, risentendo oltre che della maggiore distanza temporale anche di eventi del tutto particolari come le guerre mondiali. Ci permettono però di toglierci alcune curiosità. Ad esempio ci potremmo chiedere quando il valore della lira è stato nominalmente uguale a quello attuale dell’euro (passando per la rivalutazione dei prezzi e per il cambio lira/euro entrato in vigore nel 1999)? Più o meno questo è avvenuto nel 1937: una lira di quell’anno vale infatti ai prezzi attuali 0,98 euro. Su https://www.irpef.info/rivalutazione-monetaria-calcola-valore-attuale è possibile sulla stessa pagina calcolare il valore attuale della moneta dal 1861 e poi dal 1947 su base mensile.