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La flat tax e i contribuenti Irpef che non ci sono

Scritto da Redazione il 15 luglio 2017

La flat tax e i contribuenti Irpef che non ci sono

Anche i molti che non ne condividono i contenuti specifici riconoscono che la proposta di una flat tax al 25 per cento formulata dall’Istituto Bruno Leoni ha il merito di aver animato il dibattito sulla necessità di una riforma dell’Irpef. Diverse obiezioni riguardano il tema della progressività, prevista dalla nostra Costituzione per il sistema fiscale nel suo complesso. Questo aspetto è in realtà affrontato nella proposta; connesso ma distinto è il tema del livello massimo del prelievo fissato al 25 per cento, dunque ad un valore molto più basso di quello attuale, con conseguenti effetti in termini di mancato gettito.

C’è un consenso abbastanza diffuso sul fatto che l’Irpef non "catturi"la realtà dei redditi, molti dei quali, a partire da quelli da capitale, sono assoggettati a forme di prelievo diverso (imposte sostitutive, cedolari etc.) Questo contribuisce a spiegare perché le statistiche evidenzino un numero relativamente limitato di contribuenti ad alto reddito. Su http://www.irpef.info/classifica.html è possibile farsi un’idea diretta di questo fenomeno: basta inserire il proprio reddito per constatare quanti contribuenti ne hanno uno maggiore e quanti uno minore. I risultati possono essere sorprendenti.

Un altro punto importante riguarda le aliquote marginali effettive: ovvero quelle applicate di fatto su una eventuale quota aggiuntiva di reddito, che dipendono oltre che dalle aliquote nominali da altri fattori quali l’azione delle detrazioni decrescenti per reddito o per carichi familiari. Il tema è: quanto prende lo Stato su un euro un più guadagnato e di conseguenza quanto resta in tasca al contribuente? Questione rilevante perché naturalmente condiziona la disponibilità a lavorare ancora più del livello medio del prelievo.

Nel sistema italiano le aliquote marginali effettive sono alte, schizzando oltre il 41 per cento già oltre un imponibile di 28 mila euro l’anno. Si può controllare l’incidenza di Irpef (e contributi) su un ipotetico aumento di stipendio alla pagina http://www.irpef.info/aumentostipendio.html.