L’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, oltre ad essere il principale tributo del sistema fiscale italiano di fatto rappresenta anche una sorta di lente di ingrandimento della struttura economica e sociale del Paese. Negli ultimi anni è stata resa disponibile una quantità di informazioni sempre maggiore a livello sia nazionale che locale.
Quali informazioni sui redditi degli italiani vengono messe a disposizione dal ministero dell’Economia?
Il Dipartimento delle Finanze diffonde dati analitici sulle dichiarazioni dei redditi presentate dagli italiani, ed è riuscita nel corso degli anni a farlo con sempre maggiore tempestività. Attualmente sono disponibili i dati delle dichiarazioni 2016 relative all’anno di imposta 2015. Le informazioni permettono di ricostruire tutti gli aspetti quantitativi del tributo e le principali caratteristiche dei contribuenti, ma sono diffuse in forma aggregata, senza quindi riferimenti ai nominativi degli interessati. Le dichiarazioni dei singolo contribuenti sono di regola consultabili a livello comunale, con un ritardo temporale maggiore.
Esiste una classifica ufficiale dei contribuenti in base al reddito?
No, non esiste. Nel 2003 l’Agenzia delle Entrate rese noti i nomi dei primi 500 contribuenti, relativamente all’anno di imposta 2000, ma in seguito iniziative di questo tipo non si sono ripetute.
Perché sono così pochi i contribuenti che dichiarano un reddito alto?
L’impressione che i dati sulle dichiarazioni Irpef non "catturino" una parte consistente del reddito degli italiani non è infondata. Questo fenomeno può essere attribuito alla ancora consistente quota di evasione fiscale, ma - al di là dei comportamenti che si pongono fuori dalla legalità - ha a che gare con la struttura del sistema fiscale: nel corso degli anni la base imponibile Irpef è stata erosa da varie "cedolari" ed altre forme di prelievo sostitutivo.