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Reversibilità: come funziona la pensione ai superstiti

Scritto da Redazione il 18 marzo 2019

Reversibilità: come funziona la pensione ai superstiti

Si parla genericamente di reversibilità, ma nella generale categoria della pensione ai superstiti rientrano in realtà almeno due prestazioni diverse tra loro, che vengono concesse, su domanda, in caso di morte di un lavoratore o di un pensionato. La misura del trattamento viene determinata in base alla composizione della famiglia.

Cos’è la pensione ai superstiti?

È un trattamento pensionistico che può essere assegnato ai familiari di un pensionato o di un lavoratore che sia deceduto. Nel primo caso si parla più specificamente di pensione di reversibilità, nel secondo di pensione indiretta.

Quali familiari hanno diritto alla pensione ai superstiti?

Il coniuge (anche se separato o divorziato purché titolare di assegno); i figli anche adottivi o affiliati che al momento del decesso siano a carico del lavoratore o pensionato ed inoltre minori oppure inabili o ancora studenti (fino a 21 anni o 26 se universitari); i nipoti minori se a carico. Se non ci sono coniuge, figli o nipoti la pensione può essere assegnata ai genitori di età non inferiore a 65 anni non titolari di pensione che al momento del decesso siano a carico del lavoratore o pensionato; se mancano anche i genitori la pensione può essere erogata a fratelli o sorelle inabili, non sposati, a carico del lavoratore o pensionato al momento del decesso.

A quali condizioni può essere assegnata la pensione indiretta?

È necessario che il lavoratore deceduto abbia maturato un certo numero di versamenti contributivi: 780 settimane (15 anni) oppure, in alternativa, 260 di cui almeno 156 nei cinque anni precedenti il decesso.

Qual è l’importo della pensione ai superstiti, in rapporto a quella del lavoratore o pensionato?

In base alla riforma approvata nel 1995 con la riforma Dini l’importo varia dal 60 al 100 per cento a seconda dei superstiti che hanno diritto alle pensione. Nel caso del solo coniuge la percentuale è del 60 per cento.

La pensione ai superstiti è cumulabile con il reddito dei beneficiari?

Nel caso in cui il beneficiario sia il solo coniuge, la pensione è parzialmente incumulabile e quindi viene il trattamento pari al 60 per cento di quello originario viene ulteriormente ridotto in percentuale: rispettivamente del 25 per cento se il reddito in questione è superiore a tre volte il trattamento minimo Inps, del 40 sopra le quattro volte e del 50 per cento sopra le cinque volte.