Anche nel 2019 l’adeguamento delle pensioni al costo della vita (perequazione) sarà parziale. Il governo ha confermato con qualche modifica lo schema in vigore dal 2014: rivalutazione piena solo per i trattamenti fino a tre volte il minimo Inps (ovvero fino a circa 1522 euro lordi al mese) e poi decrescente. Verifica cosa succede alla tua pensione.
Attenzione. La rivalutazione della pensione per il 2019 è calcolata secondo le regole specificate nella legge di bilancio in via di approvazione in Parlamento (articolo 1, comma 260).
- In particolare viene applicata la percentuale di rivalutazione provvisoria dell’1,1 per cento, stabilita nel decreto del ministero dell’economia del 26 novembre 2018, sulla base dell’incremento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) rilevato dall’Istat tra gennaio e settembre.
- Gli importi netti della pensione sono calcolati in base alle attuali aliquote e detrazioni Irpef, per un contribuente con reddito da pensione senza carichi familiari. Le addizionali Irpef regionale e comunale sono quelle applicate a Roma
- Le regole per la rivalutazione nel 2019 sono state definite dal Parlamento solo nella seconda metà di dicembre. Per questo l’Inps dovendo adeguare gli importi in anticipo lo ha fatto applicando la norma vigente a novembre, ovvero la legge 388/2000, che prevede in generale una rivalutazione maggiore. Servirà quindi un successivo conguaglio: in questa pagina è possibile calcolare anche le somme teoricamente spettanti con la legge 388.
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