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Pensione di anzianità: età e quote fino al 2011

Scritto da Redazione il 27 settembre 2012

Pensione di anzianità: età e quote fino al 2011

A partire dal 2008 e fino al 2011, il conseguimento del diritto alla pensione di anzianità è regolato da un sistema articolato di requisiti, basato sull’età anagrafica ma anche sulla combinazione di questa con l’anzianità contributiva. Sistema definito delle "quote", che è stato poi abolito per le pensioni il cui diritto matura a partire dal primo gennaio 2012.

Si tratta di un sistema flessibile?

Fino ad un certo punto. Quanto all’anzianità contributiva, sono comunque richiesti 35 anni di versamenti: non è possibile accedere alla pensione con meno (e occorre arrivare a 35 "pieni", escludendo i contributi figurativi per disoccupazione e malattia). Anche per quel che riguarda l’età, c’è un requisito minimo crescente inizialmente fissato a 58 anni per i lavoratori dipendenti (59 per i lavoratori autonomi) che è poi cresciuto nel 2011 (ultimo anno di applicazione) a 60 anni per i dipendenti e 61 per gli autonomi Nel rispetto di questi vincoli si applica la flessibilità data dalla quota, che permette sostanzialmente di ridurre di un anno l’età di accesso alla pensione qualora si disponga di almeno 36 anni di contributi, invece che 35.

Qual è la quota attualmente richiesta?

Il sistema delle quote non è più in vigore. Fino al 31 dicembre 2011 era richiesta la quota 96, che diventava 97 per gli autonomi. Per quota si intende la somma di età anagrafica e anzianità contributiva. I lavoratori dipendenti potevano quindi ottenere il diritto alla pensione di anzianità con almeno 61 anni di età e 35 di contributi (61+35=96) oppure con 60 e 36 (60+36=96). Per gli autonomi l’età doveva essere più alta di un anno (61+36 oppure 62+35).

Nel calcolo delle quote entrano anche le frazioni di anno?

Sì. Come precisato in circolari dell’Inps e dell’Inpdap, è possibile sommare spezzoni (cioè mesi) di età e di anzianità per raggiungere la quota necessaria. Ad esempio 60 anni e 4 mesi di età sommati a 35 ed 8 mesi di contributi danno comunque quota 96. Resta fermo naturalmente il requisito minimo di età, che dev’essere raggiunto per intero.

Al di fuori di questo meccanismo c’era qualche possibilità di ottenere la pensione di anzianità?

Solo se il lavoratore, dipendente o autonomo, ha raggiunto i 40 anni di contributi entro il 31 dicembre 2011. In questo caso si ottiene il diritto alla pensione indipendentemente dall’età.

Conseguire il diritto alla pensione vuol dire poterla ottenere immediatamente?

Fino al 2011 no. Bisognava attendere la propria "finestra di accesso", la cui apertura, proprio per l’anno 2011, è stata disciplinata da nuove regole. Invece chi restava al lavoro senza sfruttare la finestra e poi cambiava idea optando per la pensione poteva ottenerla a partire dal mese successivo a quello in cui lasciava il lavoro.